L’orto sinergico: il nuovo modo di coltivare

Chi l’ha detto che l’orto può essere coltivato solo nei mesi estivi o, al massimo, in primavera? Anche l’autunno e, con le dovute cure, l’inverno, possono regalare tante soddisfazioni.

In questo articolo, però, non vogliamo limitarci a darti dei consigli su “quali piante seminare e quali no”. Vogliamo farti scoprire un nuovo modo di fare l’orto, una modalità di coltivazione che, forse, potresti non aver mai sentito nominare. Scopri l’orto sinergico: il nuovo modo di coltivare.

Orto sinergico: esploriamo il significato

Per “orto sinergico” intendiamo una precisa modalità di coltivazione che consiste in questo: non sono solo le piante a essere coltivate, ciò che si cura davvero, prima di tutto, è la fertilità del suolo. In un orto sinergico si coltiva l’equilibrio della natura, ci si prende cura della terra accompagnando la sinergia di tutti i suoi elementi e custodendo l’armonia che li lega.

A prima vista un orto sinergico può sembrare un giardino incolto e disorganizzato, in realtà dietro c’è uno schema di coltivazione ben preciso che ha come punto fermo il fatto di intervenire il meno possibile nella crescita delle piante e degli altri elementi.

Orto sinergico: cosa significa

Orto sinergico: come iniziare

Secondo l’approccio tradizionale, è l’uomo che deve reintrodurre nella terra gli elementi mancanti al fine di ottenere buone coltivazioni; l’approccio dell’orto sinergico, al contrario, ritiene che siano le coltivazioni stesse a rendere il terreno fertile attraverso i propri residui organici e attraverso l‘azione degli organismi presenti nel terreno. 

Se questa visione ti affascina e vorresti iniziare a coltivare un orto sinergico, esistono poche e semplice buone norme:

  • non lavorare la terra con arature o zappature
  • evita di calpestare o comprimere il suolo
  • non aggiungere concimi
  • coltiva insieme almeno tre specie diverse di piante.

Le consociazioni dell’orto sinergico

Lo sapevi che le piante dell’orto possono aiutarsi tra loro? Proprio così. Sfruttando le sinergie tra le piante puoi rendere le colture ancora più fertili, senza dover intervenire.

Ti suggeriamo qualche consociazione utile e quali accoppiamenti evitare: alcune piante, infatti, non amano stare vicine, mentre altre si influenzano positivamente.

Le migliori consociazioni sono:

  • Lattuga con cipolle, rape, porri, piselli, fragole, finocchi, cavoli
  • Aglio e cipolle con carota
  • Rose con aglio
  • Fragole con aglio, cipolla, erba cipollina e porro
  • Patate con cavolo e fagiolini
  • Carote con aglio, cipolla, porro e melanzane
  • Barbabietole con cavolo, cipolla e fagiolini
  • Cetriolo con cavolo e fagiolini
  • Mais con zucca e fagiolini
  • Sedano con fagioli e tutti i cavoli
  • Cerfoglio e ravanelli
  • Origano e cucurbitacee

Le peggiori consociazioni sono:

  • pomodoro e prezzemolo
  • cavolo e origano
  • lattuga con il sedano, il pomodoro, la rapa e il prezzemolo
  • fagiolini e finocchio
  • pomodoro con cavolo e rape

Se vuoi approfondire come creare non solo un orto, ma un intero giardino che sia sostenibile, ricco di biodiversità e amico dell’ambiente, ti lasciamo un articolo interessante in cui parliamo delle piante e dei fiori adatti anche all’orto sinergico.

Consociazioni orto sinergico

I bancali dell’orto sinergico

Una volta scoperte quali piante vanno d’accordo e scelto quali verdure coltivare, è arrivato il momento di creare un vero e proprio progetto di orto sinergico.

La domanda, infatti, sorge spontanea a questo punto: come organizzare un orto sinergico invernale? Niente paura, vediamolo insieme.

Tutto parte dalla progettazione dei bancali ovvero le “postazioni” in cui metterai le piante appartenenti a famiglie diverse (noi consigliamo mai meno di quattro: ciascuna, infatti, “dialogherà” con il suolo in maniera differente, attingendo sostanze nutritive da diversi livelli del suolo grazie ai differenti apparati radicali e restituendo a sua volta sostanze diversificate).

Il primo passo per la progettazione dei bancali è osservare il luogo in cui si intende realizzarlo: com’è l’esposizione al sole e al vento? Dove si trovano le zone d’ombra? Se ci sono alberi, costruzioni o siepi, considerali come probabili zone d’ombra.

Il secondo passo è disegnare, su un foglio, lo schema dell’orto sinergico che andrai a creare: questo ti aiuterà a rappresentare lo spazio disponibile in proporzione (ti consigliamo di definire un rettangolo in cui ogni quadratino corrisponde a un metro o mezzo metro).

Ora vai con l’immaginazione: pensa a come collocare i bancali, le aiuole rialzate su cui coltiverai. Non avere fretta: ricorda che l’orto sinergico è una struttura permanente!

Suggeriamo di scegliere bancali con una base larga 120 cm e con uno spazio tra i camminamenti di almeno 50 cm. Rispettando queste misure riuscirai a lavorare sui bancali stando sui sentieri. Ricorda infatti che il terreno coltivato non deve esser mai calpestato.

Nell’orto sinergico anche l’aratura e il rivoltamento del terreno vengono effettuato solo una volta: il primo anno, quando si costruiscono i bancali.

Per cominciare, sarà quindi necessario ammorbidire il terreno, ripulirlo dalle piante spontanee e preparare il suolo con la pacciamatura. Se non sai di cosa tratta, non preoccuparti. Ti lasciamo un articolo di approfondimento sulla pacciamatura.

Orto sinergico bancali

Orto biodinamico sinergico: cosa non può mancare

Desideriamo lasciarti con una presentazione di alcuni “ospiti” che non possono mai mancare in un orto sinergico biodinamico, ovvero in un orto in cui tutti gli elementi vivono in sinergia tra loro, liberi di crescere e di nutrirsi a vicenda. Esistono infatti delle piante e dei fiori che, se presenti, proteggono e aiutano le colture da agenti dannosi come gli insetti indesiderati.

Te le presentiamo:

  • Le liliacee: ti consigliamo di inserire almeno una varietà di liliacea in ogni bancale. Grazie alla sua funzione antibatterica e nematodicida, formerà una barriera protettiva per le altre piante.
  • Leguminose: i legumi, grazie a un batterio che cresce nelle loro radici, hanno la capacità di fissare nel suolo l’azoto atmosferico, principale nutrimento di tutte le piante.
  • Aromatiche: lasciamo sempre posto a qualche pianta aromatica e officinale sul bancale. Con il loro profumo intenso, fanno da barriera agli insetti dannosi. La lavanda, poi, attrae farfalle e altri impollinatori.
  • Piante fiorite: anche i fiori hanno effetti positivi, perché attirano insetti impollinatori e talvolta allontanano quelli ostili. Particolarmente indicati sono il tagete, la calendula e il nasturzio. A tal proposito, scopri in questo articolo quali fiori e piante sono particolarmente gradite alle api.

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